mercoledì 30 novembre 2011

Siamo entrati al Parco Archeologico di Marsala. Ecco a che punto sono i lavori

Siamo entrati al Parco Archeologico di Marsala. Ecco a che punto sono i lavori

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Tutti lo aspettano, qualcuno è scettico. Altri non sanno cosa contiene quello che potrebbe essere il fiore all’occhiello di Marsala. Il Parco archeologico di Capo Boeo è grande. 28 ettari.
E, dalla percezione molti cittadini, sembra abbandonato a se stesso. Almeno dall’esterno. Invece dentro si sta lavorando, inoltre il parco è aperto. Basta recarsi al Baglio Anselmi, pagare il biglietto e farsi accompagnare dal personale, facendo attenzione ai cani randagi, ai cespugli selvaggi e pazientare con le mosche.
Questo oggi è il Parco archeologico. Un work in progress. Ce lo ha mostrato il progettista e direttore dei lavori di riqualificazione dell’area, l’architetto Giovanni Nuzzo, in una passeggiata con sottofondo di ruspe e martelli pneumatici. Qualcosa si muove. Ce lo dice con soddisfazione che i lavori sono in uno stato avanzato. Lavori costosi, finanziati direttamente dalla Regione, circa 4,5 milioni di euro. Nuzzo, il “parco cittadino”, così la intende l’area, l’ha pensato e progettato nel 2002. È più facile progettare un’opera così importante, se sai come farla, che non perdere la fiducia sulla realizzazione della stessa. Ci vuole tanto a iniziare i lavori e a completarli. I contenziosi, i blocchi, ritardi e robe burocratiche varie sono ormai da mettere in bilancio per qualsiasi cosa, dai marciapiedi alle utilissime opere per lo sviluppo del territorio. Tra tutto questo, nel 2007 vengono inaugurati i lavori. Poi, bloccati, ripresi, eccetera. Tra varianti e controvarianti che non si capiscono. Ricorsi al Tar. Ma oggi si lavora, l’abbiamo visto. Si installano le telecamere di sicurezza. Già, perché, ci spiega Nuzzo, uno dei problemi del Parco archeologico di Lilibeo sono i vandali. Vetri rotti e cavi di rame rubati ne sono l’esempio. Poi ci sono i decespugliatori e le ruspe all’opera. Le piante che si stanno facendo davvero aggressive, con le radici che rischiano di danneggiare i reperti. Già, i reperti. Quel decumano massimo scoperto negli anni passati e ritrovato ancora quest’anno con una campagna di scavi finanziata dal Comune, 500 mila euro prima e adesso sono in arrivo altri 250 mila euro. Dicevamo del decumano. “Interrato” dai lavori di viale vittorio veneto degli anni passati, testimonianza è il canaletto di scolo che scorreva al di sopra di esso. Ormai, però, è fatta. Come ormai è stato fatto il parcheggio a Porta Nuova, e poco importa se lì sotto c’erano sicuramente preziosissimi reperti. Tornando a ciò che è stato ridato alla luce, i lavori prevedono i pannelli illustrativi. Poi si stanno installando fontanelle con l’acqua - da verificare il quantitativo di nitrati – e naturalmente cestini per la spazzatura.
Si sta sistemando tutto. Ci saranno le luci, eccetera. Il fatto è che sia l’ente parco che la Soprintendenza non hanno molto denaro in tasca. E l’area ha bisogno di costante manutenzione. La gestione di un bene pubblico dalle nostre parti non è sempre stata produttiva, lo dicono i fatti non il pessimismo. Si vedrà quando si concluderanno i lavori. Nuzzo ci spiega che per gennaio dovrebbe essere tutto pronto. Poi ci sarà il collaudo. L’apertura totale del parco in abito da sviluppo dovrebbe essere nell’aprile-maggio 2012, proprio a cavallo delle elezioni amministrative a Marsala. Da quel momento si entrerà sia da Viale Vittorio Emanuele , attraversando il nuovo recinto in acciaio con le epigrafi scolpite sulle lastre, che dal Baglio Anselmi. Da dove si accede tutt’ora pagando un biglietto di un euro per i residenti in provincia, certo devi essere sempre guidato. Si è parlato anche del museo narrativo e altre cose che dovrebbero realizzarsi, nell’ambito del progetto, accanto Baglio Anselmi. Usciamo da lì, dopo il tour, passando dalle arti antiche e quelle moderne dei graffiti.

fonte: marsala.it
http://www.spreaker.com/user/archeo80/cdassad
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