mercoledì 28 marzo 2012

Assenteismo alla Soprintendenza di Trapani, al via l'udienza preliminare per 68 indagati


Assenteismo alla Soprintendenza di Trapani, al via l'udienza preliminare per 68 indagati


Usciranno probabilmente fuori dal processo, e la loro posizione verrà pertanto archiviata, molti tra i 68 indagati nell'inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica di Marsala sull'assenteismo negli uffici della  Soprintendenza ai beni culturali di Trapani.
Secondo le carte in mano agli investigatori, i dipendenti sarebbero responsabili di vari artifici pur di falsficare l'orario di ingresso e di uscita dagli uffici pubblici per i quali lavoravano. Alcuni di loro, in particolare, risultavano essere al lavoro mentre in realtà facevano altro. Sarà compito dei difensori, tra i quali gli avvocati Paladino, Pellegrino, Cimiotta, tentare di dimostrare il contrario. L'accusa è quella di falso e truffa.
Le indagini sono state condotte dagli ufifci di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, e riguardano sia dirigenti, che istruttori tecnici e precari in servizio presso gli uffici distaccati della Soprintendenza, in particolare presso il Baglio Anselmi di Marsala.
Proprio al Baglio Anselmi, emersero, durante un controllo, alcune singolarità: 9000 telefonate fatte in pochi mesi a utenze di rete fissa e di rete mobile intestate ai familiari dei dipendenti, e duplicati di tesserini magnetici perfettamente funzionanti, con dati però di altri dipendenti.
Attualmente per truffa e falso non indagati 12 dipendenti dell'Agenzia delle Entrate. Qualche settimana fa è diventata un caso nazionale la notizia di un dipendente del Comune di Petrosino che si assentava ingiustificatamente dal lavoro per ritirare la pensione della madre...morta.
Fonte: marsala.it

venerdì 23 marzo 2012

Giornate Fai di Primavera. A Marsala il Parco Archeologico apre l'ingresso da Porta Nuova


Giornate Fai di Primavera. A Marsala il Parco Archeologico apre l'ingresso da Porta Nuova

Quest’anno la Delegazione del FAI di Trapani ha proposto di inserire il Parco Archeologico di Marsala nell’ambito delle iniziative nazionali della Giornata di Primavera (sabato 24 e domenica 25 marzo) allo scopo di contribuire alla più ampia e diffusa conoscenza dell’area archeologica che presto potrà essere fruita dal pubblico con orario continuato.
L'iniziativa vedrà il coinvolgimento di studenti-ciceroni che con l’occasione guideranno altri studenti alla visita dei monumenti. E' questo un ulteriore tassello di una collaborazione che il Parco ha sempre avuto con le scuole marsalesi.
Ma la novità è un'altra. Dal 15 Settembre del 2010, da quando è stato costituito il servizio, con la direzione di Maria Luisa Famà, l’area archeologica di Capo Boeo  è stata regolarmente aperta al pubblico, con ingresso dal Museo “Baglio Anselmi” ad orari di visita prestabiliti: due mattutini e uno pomeridiano (in estate due pomeridiani).
Ebbene, in occasione di questo fine settimana, l’Area archeologica sarà aperta alla fruizione, per la prima volta, dall’ingresso di Piazza della Vittoria/Viale Vittorio Veneto. Si tratta di quello che sarà l'ingresso ufficiale del parco. Sabato alle ore 10.00 verrà illustrata, in “anteprima”, la bella cancellata di ingresso contenente citazioni dalle iscrizioni lilibetane, progettata dall’arch. Giovanni Nuzzo, progettista e direttore dei Lavori per la valorizzazione dell’Area archeologica di Capo Boeo.
Per consentire una più ampia partecipazione delle Scuole, a Marsala, l’iniziativa del FAI viene anticipata al venerdì mattina e vedrà la collaborazione dell’Istituzione “Marsala Schola” del Comune di Marsala che mette a disposizione il servizio di trasporto gratuito alle Scuole che ne hanno fatto richiesta (due Scuolabus per ciascun Istituto).
Il FAI ha dato inoltre un notevole contributo alla migliore riuscita dell’iniziativa facendo pulire i più importanti monumenti del Capo Boeo, grazie all’impegno di Gino Sartorio, Delegato del Gruppo di lavoro FAI di Marsala.
Con l’occasione, la Presidente dell’Associazione “Amici del Parco archeologico presso le isole dello Stagnone e di Marsala”, Barbara Lottero, ha fattivamente collaborato facendo in modo che venisse pulito il giardino del Museo Baglio Anselmi.
Come di consueto anche il Comune si è adoperato per contribuire alla pulizia straordinaria, ed in particolare quella riguardante le aree esterne, ma confinanti con il Parco.
L’ingresso è gratuito, con contributo libero a favore del FAI.
Ecco dunque il programma:
Venerdì 23: ore 9.00-13.00 visite guidate dagli “Studenti ciceroni” per le Scuole
Sabato 24: ore 9.00-13.00 /15.00-18.00 visite guidate dagli “Studenti ciceroni”
ore 10.00-11.00 visita guidata a cura delle archeologhe Maria Luisa Famà ed Enza Scaglione
Domenica 25: ore 9.00-13.00 /15.00-18.00 visite guidate dagli “Studenti ciceroni”
ore 10.00-11.00 visita guidata a cura delle archeologhe Maria Grazia Griffo e Carola Salvaggio.
Inoltre, sia sabato che domenica, dalle ore 17.00 alle ore 18.00, sarà possibile assistere, lungo il percorso di visita, alle performances dei Laboratori teatrali del Liceo Classico “Giovanni XXIII” e del Liceo Scientifico “Pietro Ruggieri” coordinati dal regista Massimo Pastore (brani tratti dall’Antigone di Sofocle e da Donne in Parlamento di Aristofane).
Le giornate coincidono con la notizia della conclusione dei  Lavori per la realizzazione delle opere per la valorizzazione dell’area archeologica di Capo Boeo a Marsala,progettati nel 2002.
I lavori, iniziati nel 2007, sono stati  diretti dall'architetto Nuzzo. Il progetto prevedeva inizialmente la realizzazione di percorsi guidati, con tre interventi: 1) installazione dell’osservatorio archeologico all’interno del Museo Archeologico Baglio Anselmi con finalità informative e didattiche; 2) installazione di un sentiero sonoro per distribuire suoni, musiche e voci lungo il percorso di visita; 3) infine, l’ultimo progetto, è denominato “Le stanze del tempo” e si basa sulla video proiezione di immagini che in forma multimediale parleranno della storia, delle leggende e delle suggestioni del sito. Per garantire controllo e sicurezza è stato progettato un sistema di ripresa con telecamere a circuito chiuso.
Le indagini archeologiche, precedute da una campagna di prospezioni, condotte a Marsala nel parco archeologico di Capo Boeo dalla Soprintendenza per i beni culturali di Trapani, con la direzione scientifica di Rossella Giglio, nel 1999, 2002, 2004, 2005, 2008, 2010-2011, hanno permesso di esaminare le dinamiche insediative della città antica con risultati definiti "eccezionali". Eccoli qui riassunti in breve:
DECUMANO MASSIMO. Nell’attuale viale Vittorio Veneto è stato rimesso in luce, in varie tranche 1999, 2002, 2004, 2008, 2010-2011, un largo tratto del lastricato del decumanus maximus; inoltre sono state individuate le unità abitative nella griglia regolare di decumani che si intersecano con i cardi. L’iscrizione -incisa sulle lastre della pavimentazione stradale, in cui è menzionato il praetor designatus (prima età imperiale)-  attesta che questo settore della città era il fulcro urbanistico; in un’altra iscrizione,Stertinius, intorno alla metà del II secolo d. C., afferma di aver lastricato a sue spese la grande strada, indicata come platiam aeliam.
EDIFICIO RELIGIOSO. Nell’area del decumano, fra la fine del IV ed il V secolo d.C. è attestato un uso funerario, rimesso in luce nel 2002 da un edificio religioso monumentale absidato con due tombe a cassa contigue, con iscrizioni dipinte in lingua greca; le due tombe, Tomba della Speranza (Tomba A) e Tomba della Vita (Tomba B), datate al VI secolo d.C., rivestono uno straordinario valore documentario.
FORTIFICAZIONI COSTIERE. Un altro ambito di ricerca è relativo alle fortificazioni costiere, con la presenza anche di porte e torri: nel 2002 e nel 2008 è stata accertata la presenza di un imponente complesso fortificato ad andamento curvilineo, parallelo alla costa, in linea con il muro rimesso in luce nel 1897 dal Salinas; un'altra indagine nel 2004 ha documentato il percorso del fossato connesso con le fortificazioni, successivamente indagate da una missione congiunta delle Università di Palermo e di Amburgo.
           SAGGIO V COMPLESSO TERMALE.Nell’area delle fortificazioni costiere, nella campagna 2010-2011, l’indagine ha rivelato la presenza di un complesso termale, perfettamente conservato, rimesso in luce solo parzialmente.
INSULA I.Numerose opere di manutenzione e restauro, costanti anche se non regolari, hanno avuto come oggetto l’area, nota dal 1939. Nell’incrocio che delimita l’angolo nord-est nel 2008 è stata documentata la presenza di una iscrizione latina in cui si fa menzione di untempio di Ercole (fanum hercoleum).
INSULAII.È stato rimesso in luce nella campagna 2008 un grande complesso cultuale, il primo in assoluto ritrovato a Lilibeo,delimitato a Nord da un decumano. Il complesso (fine II sec. a. C. - II sec. d.C.) consta di vari ambienti pavimentati a mosaico: dall’aula centrale sono proviene la statua marmorea frammentaria raffigurante una figura femminile riferibile al culto di Iside. Il rinvenimento di una iscrizione a caratteri greci su un frammento di colonnina marmorea, con dedica a Iside, conferma l’esistenza di un luogo consacrato alla dea.
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA AL BOEO L’altro monumento emblematico dell’area è la Chiesa di San Giovanni Battista al Boeo, costruita su ambienti ipogeici e una sorgente, oggetto di un culto oracolare. Le indagini hanno evidenziato una ricchissima stratigrafia (strutture di età bizantina, resti di edifici di epoca tardo-imperiale) anche all’esterno dell’edificio. Il ritrovamento nel 2005 della statua marmorea di Venere (seconda metà del II secolo d.C.), riutilizzata in un muro medievale, è contemporanea ai lacerti pavimentali dell’ambiente circolare della grotta.
Questi ritrovamenti confermano oggi l’enorme potenziale archeologico di Lilibeosplendidissima.
fonte: marsala.it

 
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mercoledì 14 marzo 2012

"Tra via dei Mille e via Alagna a Marsala hanno asportato pezzi delle mura puniche?"


"Tra via dei Mille e via Alagna a Marsala hanno asportato pezzi delle mura puniche?"


 
REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITÀ SICILIANA
DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITÀ SICILIANA
AREA SOPRINTENDENZA BB. CC. AA.
U.O. VIII PER I BENI ARCHEOLOGICI
T R A P A N I
13 marzo 2012

Nelle aree di interesse archeologico (a Marsala, quelle che ricadono all’interno di un perimetro che coincide grossomodo con l’attuale centro storico), per i progetti edilizi che prevedono movimenti di terra è necessaria l’autorizzazione della Soprintendenza per i beni culturali, connessa alla verifica preventiva della consistenza archeologica dell’area.

Le indagini archeologiche preliminari nell’area del cantiere di via E. Alagna (proprietà Rallo Teodora) sono state condotte, dopo la demolizione dell’edificio preesistente,  nel periodo compreso fra il 19 luglio ed il 14 ottobre 2004.

All’interno dell’area, a pianta triangolare, sono stati programmati dalla Soprintendenza di Trapani, Servizio per i Beni Archeologici (sotto la direzione della scrivente, dirigente del Servizio) tre saggi di scavo. Soltanto nel saggio definito n° 3 (vertice S-O dell’area, dimensioni iniziali m 4x 4, dimensioni post-ampliamenti m 8x7,50) è stata rimessa in luce una interessante struttura muraria, interpretabile come torre connessa alla cortina muraria, orientata in senso S-O /N-E, che si colloca perfettamente nel tracciato della ben nota linea fortificata punica. Non è stato possibile verificare l’estensione della torre e gli eventuali resti di muro ad essa connessi perché si inoltravano fuori la proprietà, lungo la strada.

Nel 2010 sono iniziati i lavori di costruzione dell’edificio e le testimonianze archeologiche rimesse in luce nel 2004 sono state protette, secondo l’autorizzazione concessa per quanto di competenza della Soprintendenza, verificata nel corso di vari sopralluoghi (documentazione agli atti), anche il 26 luglio 2011 a seguito della opportuna segnalazione del sig. Arini, il quale verosimilmente fotografa i blocchi divelti dal vecchio muro che recingeva il giardino della casa demolita, dall’edificio limitrofo, che conserva nello scantinato i resti delle fortificazioni rimesse in luce intorno al 1970 dalla compianta collega Lina Di Stefano, allora Soprintendente a Palermo.

Come usuale nell’attività di ricerca scientifica della scrivente, un’ampia rassegna del ritrovamento è stata presentata fra le Attività della Soprintendenza BB.CC.AA. di  Trapani: triennio 2007-2009 nel corso delle Settime Giornate Internazionali di Studi sull’area Elima e la Sicilia Occidentale nel contesto mediterraneo “Agora, Foro e Istituzioni Politiche in Sicilia e nel Mediterraneo“ organizzate dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e svoltesi ad Erice nel 2009 (gli atti sono attualmente in corso di stampa).

IL DIRIGENTE DELL’U.O. VIII PER I BENI ARCHEOLOGICI
Dott.ssa  Rossella Giglio

VISTO: IL SOPRINTENDENTE
Dott. Sebastiano Tusa

 

In merito all’articolo pubblicato su Marsala.it  dal titolo "Così tra Via dei Mille e Via Alagna a Marsala hanno asportato i pezzi delle mura puniche", Giovedì 08 Marzo 2012 18:28  e alle dichiarazioni del sig. Arini, si trasmette la seguente rettifica, con richiesta di pubblicazione.

fonte: marsalaviva.it

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lunedì 12 marzo 2012

Al Carmine la nuova mostra "Mas o Menos"


Inaugurata ieri alle ore 17.30, nell'ex Convento del Carmine - la mostra Mas o Menos, curata da Giulia Ingarao e Marina Sajeva.
L'esposizione è una collettiva cui partecipano diversi artisti: Daniela Balsamo, Daniele Franzella, Mabel Larrechart, Federico Lupo, Daniela Militello, Elisa Nicolaci.
L’esposizione è la seconda tappa di un importante progetto che ha avuto inizio nel 2011 presso il Centro d’Arte Piana dei Colli di Palermo. L’idea di un secondo capitolo nasce dal grande successo che la mostra ha avuto nella sua prima edizione e dalla volontà di far conoscere come gli artisti dialogano, attraverso i più svariati medium, con il reale.
E' un progetto dell' Ente Mostra di Pittura Contemporanea “Città di Marsala” e del Centro d’Arte Piana dei Colli di Villa Alliata Cardillo (Palermo) con la collaborazione della Fondazione Orestiadi di Gibellina e con il patrocinio onorario dell’Ambasciata del Messico in Italia.
Le opere in mostra sviluppano una tematica comune declinata attraverso tecniche diverse: pittura, disegno, scultura video e installazione. Il denominatore comune scelto dalle curatrici nella selezione degli artisti è il rapporto con il dato reale: punto di partenza per tutte le rielaborazioni creative proposte dalle opere in mostra. Il titolo icastico, in italiano “più o meno”, suggerisce appunto come gli artisti intervengano sulla realtà attraverso un processo di depurazione, de-contestualizzazione o, al contrario, attraverso l'aggiunta di materiali extrapittorici, trasfigurando l'elemento originario. Daniela Balsamo, Daniela Militello ed Elisa Nicolaci appartengono al “più”: reinterpretano la realtà aggiungendo all’oggetto/soggetto di partenza carta (Balsamo), colore, smalti e rossetti (Militello), stoffa (Nicolaci). Ognuno di loro, un po’ come nelle cancellazioni concettuali di Isgrò, copre l’immagine per sottolinearla, per esaltarla, svelandone nuovi significati. Daniele Franzella, Mabel Larrechart e Federico Lupo privilegiano invece il “meno”: tendono all’isolamento dell’immagine rappresentata che, sospesa in un vuoto silenzioso, assume diverse valenze poetiche, alternando malinconia e ironia. Si passa dall’iperrealtà dei personaggi “troppo umani” di Franzella, alla sospensione surreale dei paesaggi vuoti di Mabel Larrechart dove si perdono micro-sagome di figure umane, fino alla visione dilatata dei frames video di Lupo, realizzati utilizzando la tecnica del found footage”, ossia una rielaborazione di film, audiocassette e documentari già esistenti.
Convento del Carmine
Piazza del Carmine 1
Marsala (Trapani) - Sicilia
+39 0923711631
http://www.pinacotecamarsala.it
info@pinacotecamarsala.it

dal 11-03-2012 al 15-04-2012
martedì-domenica 10-13/17-19
ingresso libero
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lunedì 5 marzo 2012

Scoperto un pavimento romano nel centro storico di Marsala


ScopertounpavimentoromanonelcentrostoricodiMarsala
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Scritto da red   
Lunedì 05 Marzo 2012 10:29


Un nuovo pavimento di età romana è stato ritrovato a Marsala nel centro storico della città: questi sono gli eccezionali risultati degli scavi condotti dalla Soprintendenza  ai beni culturali di  Trapani,  diretti dal dirigenteRossella  Giglio.  Le scoperte archeologiche provengono dalla ricerche attualmente in corso in una proprietà privata nel centro, i cui lavori sono stati seguiti in cantiere dagli archeologi  Emanuele Canzonieri e  Carola  Salvaggioe si sono svolti in occasione del restauro di un edificio – su progetto dell’architetto  Sergio Lombardo,  collaborato dall’architetto  Giovanni  Russo  della ditta Busetta Costruzioni.  “E’ importante sottolineare che ... l’area di scavo archeologico prossima a  piazza Loggia  - ha  reso noto  la  Giglio  - ha interessato un punto nodale della topografia della  città antica, relativo all’abitato e alle strade che delimitavano gli isolati.  All'interno del vano di ingresso dell’edificio,  un intervento di scavo archeologico preventivo, prescritto dall'Unità Operativa VIII della Soprintendenza di  Trapani,  ha riportato alla luce un interessante lacerto archeologico relativo alla città romana”.  In particolare, si è rinvenuto un consistente lembo di pavimentazione in cocciopesto e graniglia bianca, con inserti marmorei policromi disposti secondo una maglia quadrata.  In base ai primi confronti, potrebbe trattarsi di un pavimento in uso intorno al III - IV secolo  d.  C.,  che riutilizza frammenti di pregiati rivestimenti policromi appartenenti ad una fase abitativa più antica (età tardo-ellenistica - II sec.  a.  C.).  Il pavimento è delimitato a NEda un muro intonacato, disposto parallelamente al vicino decumano massimo (attuale via XI  Maggio). E' evidente che questo vano faceva parte di una casa inquadrata regolarmente tra uno dei cardines(l'attuale via Rapisardi ed il decumano stesso, distante poche decine di metri. Il contesto stratigrafico documentato al di sopra del pavimento è costituito da una serie di accumuli di età medievale, direttamente disposti sul crollo del tetto. Purtroppo lo scavo è stato limitato al solo vano di ingresso, per problemi di sicurezza relativi alla staticità del vecchio fabbricato e delle sue fondazioni, oggi perfettamente restaurate. Le scoperte, ora oggetto di studio, sono di estrema importanza per la storia della Città e per la sua topografia.

fonte: marsalace.it
http://www.spreaker.com/user/archeo80/cdassad
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